PERchi è utile l'arteterapia?

Per tutte e tutti. L’arteterapia è accessibile a tutti poiché non è necessario avere alcuna abilità artistica pregressa. Si può iniziare un percorso per necessità o per curiosità, si può fare un incontro senza l’obbligo di iniziare un percorso lungo, si può andare verso una direzione insieme in un clima sicuro, protetto e libero dal giudizio.

I luoghi dove fare arteterapia spaziano a seconda del bisogno del singolo individuo o del gruppo e sono correlati alla situazione della persona o del gruppo che sta richiedendo questo tipo di intervento. Gli incontri generalmente possono svolgersi nello Studio privato, a domicilio, all’interno di reparti ospedalieri, nei Centri Diurni, nelle Comunità terapeutiche, nelle scuole, all’aria aperta, all’interno di aziende o Enti di formazione ecc

Per tutte e tutti.

L’arteterapia è accessibile a tutti poiché non è necessario avere alcuna abilità artistica pregressa. Si può iniziare un percorso per necessità o per curiosità, si può fare un incontro senza l’obbligo di iniziare un percorso lungo, si può andare verso una direzione insieme in un clima sicuro, protetto e libero dal giudizio.

I luoghi dove fare arteterapia spaziano a seconda del bisogno del singolo individuo o del gruppo e sono correlati alla situazione della persona o del gruppo che sta richiedendo questo tipo di intervento. Gli incontri generalmente possono svolgersi nello Studio privato, a domicilio, all’interno di reparti ospedalieri, nei Centri Diurni, nelle Comunità terapeutiche, nelle scuole, all’aria aperta, all’interno di aziende o Enti di formazione ecc

Per utenti psichiatrici. Il disagio psichico legato al trauma della psicosi costituisce uno dei campi applicativi dove l’arteterapia è maggiormente usata. L’arteterapeuta, con questo tipo di utenza, si muove tra compiti strumentali (come aiutare a trovare un materiale adatto) e compiti relazionali (come dare attenzione a chi ne ha bisogno, promuovere una discussione, contenere chi non riesce a contenersi). In ambito psichiatrico si prediligono interventi di gruppo ma se per un utente il gruppo costituisce il rischio di uno scompenso psicotico, è indicato fare un percorso di arteterapia individuale.

I luoghi dove poter intraprendere un percorso di arteterapia individuale o di gruppo possono essere lo studio privato, le Comunità terapeutiche, i Centri di salute mentale, i Centri diurni, gli Atelier, stanze adibite ai laboratori dei CSM.

Per utenti psichiatrici.

Il disagio psichico legato al trauma della psicosi costituisce uno dei campi applicativi dove l’arteterapia è maggiormente usata. L’arteterapeuta, con questo tipo di utenza, si muove tra compiti strumentali (come aiutare a trovare un materiale adatto) e compiti relazionali (come dare attenzione a chi ne ha bisogno, promuovere una discussione, contenere chi non riesce a contenersi). In ambito psichiatrico si prediligono interventi di gruppo ma se per un utente il gruppo costituisce il rischio di uno scompenso psicotico, è indicato fare un percorso di arteterapia individuale.

I luoghi dove poter intraprendere un percorso di arteterapia individuale o di gruppo possono essere lo studio privato, le Comunità terapeutiche, i Centri di salute mentale, i Centri diurni, gli Atelier, stanze adibite ai laboratori dei CSM.

Per dipendenti patologici. Parallelamente alla libera espressione di temi personali, si affianca la sperimentazione dei materiali artistici come momenti facilitanti e di possibile sblocco creativo, la proposta di temi condivisi nel gruppo e il lavoro su grandi formati per un maggior coinvolgimento corporeo. Nell’intervento con alcolisti o tossicodipendenti in fase di astinenza, che presentano il graduale recupero della lucidità e dell’esame di realtà, è basilare, creare un clima di non giudizio in cui il gioco e la sperimentazione stemperino l’ansia e il senso di autocritica, aiutando a superare i sentimenti di vergogna e di inadeguatezza, al fine di un reinserimento sociale.

I luoghi dove poter ricevere un intervento di arteterapia possono essere le Comunità terapeutiche, i Centri diurni, lo studio privato o presso Enti e Servizi che lo richiedano.

Per dipendenti patologici.

Parallelamente alla libera espressione di temi personali, si affianca la sperimentazione dei materiali artistici come momenti facilitanti e di possibile sblocco creativo, la proposta di temi condivisi nel gruppo e il lavoro su grandi formati per un maggior coinvolgimento corporeo. Nell’intervento con alcolisti o tossicodipendenti in fase di astinenza, che presentano il graduale recupero della lucidità e dell’esame di realtà, è basilare, creare un clima di non giudizio in cui il gioco e la sperimentazione stemperino l’ansia e il senso di autocritica, aiutando a superare i sentimenti di vergogna e di inadeguatezza, al fine di un reinserimento sociale.

I luoghi dove poter ricevere un intervento di arteterapia possono essere le Comunità terapeutiche, i Centri diurni, lo studio privato o presso Enti e Servizi che lo richiedano.

Per migranti. Nel caso di donne, uomini e bambini migranti, spesso vittime dei lunghi viaggi del terrore, questo tipo di approccio favorisce l’elaborazione del trauma, la ricostruzione dell’identità e l’integrazione in una società e in una cultura nuove. In un percorso di arteterapia con questo tipo di utenza si ripercorrono le paure, il viaggio in chiave simbolica, si crea uno spazio protetto per i sogni, le speranze e i desideri, si condividono le proprie risorse e le proprie ricchezze per riscrivere insieme una nuova tappa del viaggio, che è quello del “qui ed ora”, in un clima sereno, non giudicante e libero. È importante parlare qui dei luoghi fermi dove poter fare arteterapia, essendo questa una utenza il cui concetto di “luogo fermo” è un concetto dissolto che ci fa pensare al fatto che in moltə la terra ferma hanno dovuto lasciarla.

I luoghi sono quelli dedicati al trattamento riabilitativo all’interno delle strutture che si trovano ad ospitare le donne, gli uomini e i/le bambine migranti. Ma lo spazio dove poter sperimentare la propria creatività può e anzi deve essere anche il fuori inteso come le piazze e le strade, così che l’integrazione e la conoscenza tra i residenti e i richiedenti possa essere facilitata dalla vista di colori ed immagini nuove.

Per migranti.

Nel caso di donne, uomini e bambini migranti, spesso vittime dei lunghi viaggi del terrore, questo tipo di approccio favorisce l’elaborazione del trauma, la ricostruzione dell’identità e l’integrazione in una società e in una cultura nuove. In un percorso di arteterapia con questo tipo di utenza si ripercorrono le paure, il viaggio in chiave simbolica, si crea uno spazio protetto per i sogni, le speranze e i desideri, si condividono le proprie risorse e le proprie ricchezze per riscrivere insieme una nuova tappa del viaggio, che è quello del “qui ed ora”, in un clima sereno, non giudicante e libero. È importante parlare qui dei luoghi fermi dove poter fare arteterapia, essendo questa una utenza il cui concetto di “luogo fermo” è un concetto dissolto che ci fa pensare al fatto che in moltə la terra ferma hanno dovuto lasciarla.

I luoghi sono quelli dedicati al trattamento riabilitativo all’interno delle strutture che si trovano ad ospitare le donne, gli uomini e i/le bambine migranti. Ma lo spazio dove poter sperimentare la propria creatività può e anzi deve essere anche il fuori inteso come le piazze e le strade, così che l’integrazione e la conoscenza tra i residenti e i richiedenti possa essere facilitata dalla vista di colori ed immagini nuove.

Per donne. Mi rivolgo a donne che desiderano prendersi uno spazio per sé, con una quotidianità e una vita familiare molto dense, che necessitano di ritagliarsi un momento a settimana, solo per loro, lontano dalle loro responsabilità. Mi rivolgo a donne che hanno subito dei traumi di qualsiasi genere e che hanno scelto di uscire dal dolore o che hanno bisogno di aiuto per farlo. Si propongono percorsi sia individuali che di gruppo a sostegno anche di quelle donne che stanno affrontando un cambiamento importante nella loro vita (una gravidanza, una separazione, un lutto, un momento di difficoltà o di scoperta).

I luoghi dove poter intraprendere un percorso di arteterapia possono essere i Centri antiviolenza, i Centri sociali, le Comunità, lo studio privato, il domicilio, i reparti ospedalieri, l’aria aperta.

Per donne.

Mi rivolgo a donne che desiderano prendersi uno spazio per sé, con una quotidianità e una vita familiare molto dense, che necessitano di ritagliarsi un momento a settimana, solo per loro, lontano dalle loro responsabilità. Mi rivolgo a donne che hanno subito dei traumi di qualsiasi genere e che hanno scelto di uscire dal dolore o che hanno bisogno di aiuto per farlo. Si propongono percorsi sia individuali che di gruppo a sostegno anche di quelle donne che stanno affrontando un cambiamento importante nella loro vita (una gravidanza, una separazione, un lutto, un momento di difficoltà o di scoperta).

I luoghi dove poter intraprendere un percorso di arteterapia possono essere i Centri antiviolenza, i Centri sociali, le Comunità, lo studio privato, il domicilio, i reparti ospedalieri, l’aria aperta.

Per adolescenti. Sperimentazione e ribellione aiutano il giovane a cercare una propria strada ma se l’io non è sufficientemente solido, sorgono grandi difficoltà nell’intraprendere nuove esperienze trasformative che richiedono la capacità di sopportare stati emotivi turbolenti e frustranti (M.D.Cagnoletta, 2001). La creatività è un requisito essenziale per la maturità emozionale e per superare le difficoltà. I materiali artistici svolgono una funzione molto importante in quanto aiutano l’adolescente ad andare verso una autorappresentazione che però può essere guidata dall’ansia perché l’adolescente è spesso incerto ed in conflitto rispetto alla propria identità in trasformazione. Uno degli obiettivi dell’arteterapia con gli adolescenti sarà pertanto quello di aiutare la ragazza o il ragazzo a riconoscere quale mezzo espressivo, liberatorio ma costruttivo e contenitivo, possa stimolare il percorso di crescita nella sua vita.

I luoghi adeguati per un percorso di arteterapia con adolescenti possono essere le scuole, i Centri di aggregazione, l’aria aperta, lo studio privato o il proprio domicilio.

Per adolescenti.

Sperimentazione e ribellione aiutano il giovane a cercare una propria strada ma se l’io non è sufficientemente solido, sorgono grandi difficoltà nell’intraprendere nuove esperienze trasformative che richiedono la capacità di sopportare stati emotivi turbolenti e frustranti (M.D.Cagnoletta, 2001). La creatività è un requisito essenziale per la maturità emozionale e per superare le difficoltà. I materiali artistici svolgono una funzione molto importante in quanto aiutano l’adolescente ad andare verso una autorappresentazione che però può essere guidata dall’ansia perché l’adolescente è spesso incerto ed in conflitto rispetto alla propria identità in trasformazione. Uno degli obiettivi dell’arteterapia con gli adolescenti sarà pertanto quello di aiutare la ragazza o il ragazzo a riconoscere quale mezzo espressivo, liberatorio ma costruttivo e contenitivo, possa stimolare il percorso di crescita nella sua vita.

I luoghi adeguati per un percorso di arteterapia con adolescenti possono essere le scuole, i Centri di aggregazione, l’aria aperta, lo studio privato o il proprio domicilio.

Per persone con malattie degenerative. La malattia spaventa chi la subisce e chi ci vive accanto poiché distrugge le basi della propria identità, lasciando isole e frammenti di sé difficili da mettere insieme e da riconoscere. L’arteterapia è in grado di offrire uno spazio dove poter accogliere senza giudizio, i frammenti dispersi e restituire una memoria che diventi riconoscibile. Cerca di migliorare la qualità della vita del malato andando a costruire possibili esperienze basate sul -fare- che possano generare un benessere emotivo. Gli obiettivi di un’esperienza di questo tipo saranno dunque stimolare la vitalità, la curiosità e l’attività. Sono consigliati percorsi in forma di gruppo poiché questi mirano a permettere una condivisione creativa attraverso il gioco della stimolazione sensoriale, dove il clima vitale genera un apprendimento emotivo.

I luoghi adeguati per un percorso di questo tipo sono le Case di cura o di riposo, i Centri diurni, i reparti ospedalieri, lo studio privato, il domicilio.

Per persone con malattie degenerative.

La malattia spaventa chi la subisce e chi ci vive accanto poiché distrugge le basi della propria identità, lasciando isole e frammenti di sé difficili da mettere insieme e da riconoscere. L’arteterapia è in grado di offrire uno spazio dove poter accogliere senza giudizio, i frammenti dispersi e restituire una memoria che diventi riconoscibile. Cerca di migliorare la qualità della vita del malato andando a costruire possibili esperienze basate sul -fare- che possano generare un benessere emotivo. Gli obiettivi di un’esperienza di questo tipo saranno dunque stimolare la vitalità, la curiosità e l’attività. Sono consigliati percorsi in forma di gruppo poiché questi mirano a permettere una condivisione creativa attraverso il gioco della stimolazione sensoriale, dove il clima vitale genera un apprendimento emotivo.

I luoghi adeguati per un percorso di questo tipo sono le Case di cura o di riposo, i Centri diurni, i reparti ospedalieri, lo studio privato, il domicilio.

Per istituti scolastici. L’obiettivo dell’arteterapia negli Istituti scolastici, è quello di facilitare l’integrazione del bambino e del ragazzo nella vita scolastica e sociale, affrontando i blocchi emotivi che gli impediscono di adeguarsi al processo di sviluppo richiesto dalla sua età. L’arteterapia nella scuola di primo livello e negli Istituti superiori può assumere forme diverse, da incontri individuali (quando il malessere è individualizzato e profondo) a incontri con il gruppo-classe, (quando è nella classe che la situazione conflittuale si manifesta a livello relazionale, con scontri, emarginazioni, bullismo) a incontri di gruppo tematici. L’intervento di arteterapia contribuisce allo sviluppo del bambino e del ragazzo attraverso l’attivazione del processo creativo sostenendolo e stimolandolo a creare, aiutandolo a confrontarsi con le situazioni emozionali che ogni modalità del processo creativo può dare.

Per istituti scolastici.

L’obiettivo dell’arteterapia negli Istituti scolastici, è quello di facilitare l’integrazione del bambino e del ragazzo nella vita scolastica e sociale, affrontando i blocchi emotivi che gli impediscono di adeguarsi al processo di sviluppo richiesto dalla sua età. L’arteterapia nella scuola di primo livello e negli Istituti superiori può assumere forme diverse, da incontri individuali (quando il malessere è individualizzato e profondo) a incontri con il gruppo-classe, (quando è nella classe che la situazione conflittuale si manifesta a livello relazionale, con scontri, emarginazioni, bullismo) a incontri di gruppo tematici. L’intervento di arteterapia contribuisce allo sviluppo del bambino e del ragazzo attraverso l’attivazione del processo creativo sostenendolo e stimolandolo a creare, aiutandolo a confrontarsi con le situazioni emozionali che ogni modalità del processo creativo può dare.

Per istituti carcerari. L’utilizzo dell’arteterapia nelle carceri è molto utile in quanto va ad intercettare attraverso i materiali artistici, la parte buona e viva dei e delle detenute poiché intorno a loro spesso vi è un clima violento ed aggressivo con cui inevitabilmente tendono ad interfacciarsi. Questo tipo di intervento offre la possibilità di sostenere un lavoro introspettivo e di regolazione delle emozioni, ponendo il detenuto nella condizione di visualizzare pensieri e sentimenti, desideri ed aspirazioni lasciando una traccia grafica senza il bisogno di utilizzare la parola. Può essere un’occasione importante di socializzazione tra detenutƏ ed in particolare, attraverso l’immagine, è possibile facilitare l’espressione e la comunicazione del disagio e delle problematiche psicologiche. Un intervento di arteterapia in carcere ha la finalità di far riscoprire al detenuto il suo essere persona, al di là dei reati commessi e di attivare le risorse che possiede elaborando il suo vissuto attraverso l’arte conferendogli una dimensione e una forma trasmissibile agli altri. Le forme di intervento maggiormente adeguate sono gli incontri di gruppo aperto a cadenza settimanale, ma a seconda dei bisogni del servizio, si valuta la possibilità di svolgere incontri di tipo individuale, in uno spazio congruo per le attività laboratoriali all’interno dell’Istituto carcerario.

Per istituti carcerari. 

L’utilizzo dell’arteterapia nelle carceri è molto utile in quanto va ad intercettare attraverso i materiali artistici, la parte buona e viva dei e delle detenute poiché intorno a loro spesso vi è un clima violento ed aggressivo con cui inevitabilmente tendono ad interfacciarsi. Questo tipo di intervento offre la possibilità di sostenere un lavoro introspettivo e di regolazione delle emozioni, ponendo il detenuto nella condizione di visualizzare pensieri e sentimenti, desideri ed aspirazioni lasciando una traccia grafica senza il bisogno di utilizzare la parola. Può essere un’occasione importante di socializzazione tra detenutƏ ed in particolare, attraverso l’immagine, è possibile facilitare l’espressione e la comunicazione del disagio e delle problematiche psicologiche. Un intervento di arteterapia in carcere ha la finalità di far riscoprire al detenuto il suo essere persona, al di là dei reati commessi e di attivare le risorse che possiede elaborando il suo vissuto attraverso l’arte conferendogli una dimensione e una forma trasmissibile agli altri. Le forme di intervento maggiormente adeguate sono gli incontri di gruppo aperto a cadenza settimanale, ma a seconda dei bisogni del servizio, si valuta la possibilità di svolgere incontri di tipo individuale, in uno spazio congruo per le attività laboratoriali all’interno dell’Istituto carcerario.

Per aziende e/o professionisti del settore. L’arteterapia può essere utilizzata in numerosi ambiti (sociale, clinico, prevenzione) e rivolta a diversi tipi di utenze tra cui tutte quelle aziende che abbiano bisogno o interesse nel creare e/o rafforzare il senso di identità del proprio gruppo di lavoro e potenziare l’aspetto relazionale tra i membri. Questo tipo di intervento offre inoltre la possibilità di migliorare le strategie comunicativo-relazionali e generare uno spazio di benessere tra i partecipanti di un gruppo, grazie alle proposte dell’arteterapeuta coadiuvate dall’utilizzo di materiali artistici. I laboratori esperienziali rivolti a team aziendali, gruppi docenti, gruppi classi e gruppi di formazione hanno una durata minima di 3 ore fino ad un massimo di 6 e vengono progettati su misura a seconda del tipo di bisogno che si evince da un primo incontro osservativo.

Il luogo adatto ad ospitare un Laboratorio esperienziale può essere una stanza di adeguata capienza presso gli spazi del servizio interessato. Lo spazio dovrebbe disporre di tavoli, sedie, facile accesso ai sanitari e all’acqua.

Per aziende e/o professionisti del settore.

L’arteterapia può essere utilizzata in numerosi ambiti (sociale, clinico, prevenzione) e rivolta a diversi tipi di utenze tra cui tutte quelle aziende che abbiano bisogno o interesse nel creare e/o rafforzare il senso di identità del proprio gruppo di lavoro e potenziare l’aspetto relazionale tra i membri. Questo tipo di intervento offre inoltre la possibilità di migliorare le strategie comunicativo-relazionali e generare uno spazio di benessere tra i partecipanti di un gruppo, grazie alle proposte dell’arteterapeuta coadiuvate dall’utilizzo di materiali artistici. I laboratori esperienziali rivolti a team aziendali, gruppi docenti, gruppi classi e gruppi di formazione hanno una durata minima di 3 ore fino ad un massimo di 6 e vengono progettati su misura a seconda del tipo di bisogno che si evince da un primo incontro osservativo.

Il luogo adatto ad ospitare un Laboratorio esperienziale può essere una stanza di adeguata capienza presso gli spazi del servizio interessato. Lo spazio dovrebbe disporre di tavoli, sedie, facile accesso ai sanitari e all’acqua.